Diploma
federale per gli operatori di contact center in Svizzera
|
CallNet.ch
Swiss Contact Center Association
leggere  |
Nel mese
di agosto del 2011 si è aperto in Svizzera un percorso di formazione
professionale, riconosciuto a livello federale, per i collaboratori
di Contact Center. I primi 18 studenti hanno iniziato a Berna l’apprendistato
triennale che li condurrà all’esame finale per l’ottenimento,
nel 2014, del primo Attestato Federale di Capacità di Operatrice/operatore
per la comunicazione con la clientela. Per spiegare in modo esauriente
il significato di questo evento, è necessario addentrarsi in
una breve spiegazione del sistema formativo della confederazione.
Che cos’è un apprendistato
La
Svizzera, a differenza di altri paesi, ha sempre investito molto
sulla formazione professionale, specialmente sulla cosiddetta formazione
professionale di base, ossia su ciò che viene impropriamente
definito “apprendistato”. In Svizzera, l’apprendistato
non rappresenta per i giovani una scelta di ripiego, ma la principale
opportunità per costruirsi un bagaglio di competenza idoneo
a un rapido inserimento nel mondo del lavoro.
Gli studenti vi accedono al termine della scuola dell’obbligo,
ossia dopo la scuola media. Per poter svolgere l’apprendistato,
la prima cosa che lo studente deve fare è trovare un posto
di tirocinio in azienda. Cosa tutt’altro che difficile, poiché
le aziende svizzere mettono costantemente a disposizione un gran
numero, sempre adeguato alle richieste (talvolta, come nel 2011,
addirittura superiore) di posti di lavoro per i giovani tirocinanti.
A fronte di un salario ridotto (che tuttavia è di sicuro
interesse per un giovane studente: mediamente dai 5-700 Euro al
mese per il primo anno, fino agli 800-1000 Euro per il terzo-quarto
anno), il giovane viene inserito in azienda con mansioni adeguate
alla propria capacità. L’azienda si impegna a fornirgli
una formazione pratica permettendogli di raggiungere una serie di
obiettivi predefiniti, concordati nell’accordo di formazione
e comuni al settore professionale, mentre contemporaneamente gli
consente di frequentare la scuola, mediamente per un giorno e mezzo
le settimana. Questo modello di formazione, in cui i giovani raggiungono
obiettivi didattici sia nella scuola sia nelle aziende, si chiama
per l’appunto modello duale.
Il modello formativo duale, in Svizzera, ha dimostrato negli anni
tutta la propria efficacia, ed è uno dei veri e propri pilastri
strategici dell’offerta di servizi che la Confederazione e
i Cantoni offrono alla popolazione. La Svizzera, nazione priva di
materie prime, fonda infatti esplicitamente la possibilità
di mantenere un alto livello di vita per i propri cittadini sulla
propria capacità di sostenere l’economia nel realizzare
(ed esportare) servizi e tecnologie di alto livello (e ad alta remunerazione).
Per mantenere alto il livello dell’offerta, la strada scelta
è stata quella di mantenere costantemente elevato il livello
di lavoratori, e non è un paradosso affermare che la strategia
della Confederazione ha un proprio fondamentale pilastro nello sviluppo
della più importante delle materie prime disponibili, ossia
le persone, all’interno delle quali, grazie a un sistema formativo
molto efficace, viene riversata la risorsa più preziosa di
cui si dispone: la conoscenza.
Anche le modalità di progettazione e aggiornamento dei percorsi
formativi meritano una breve descrizione, in quanto sono un elemento
essenziale per la costante ricerca di un’elevata qualità
e dell’allineamento con i bisogni dell’economia. I profili
di competenza che dovranno essere costruiti nel corso della formazione
(e verificati in occasione degli esami), vengono infatti elaborati,
sviluppati e aggiornati continuamente all’interno di Commissioni
nazionali permanenti, nelle quali si svolge un continuo processo
di mediazione in cui sono coinvolti tre grandi attori: la Confederazione
(rappresentata dall’Ufficio Federale della Formazione e della
Tecnologia), i singoli Cantoni (che hanno l’obbligo di organizzare
le scuole nelle quali si svolge la formazione) ma anche e soprattutto
le aziende, che sono rappresentate in queste commissioni dai responsabili
incaricati dalle singole Associazioni Professionali.
Il sistema formativo professionale è uno dei fiori all’occhiello
della Confederazione, ed è stato costruito prima, e affinato
poi, in modo da prevedere la massima permeabilità. È
infatti importantissimo sottolineare che per i giovani formati nella
modalità dell’apprendistato rimangono aperte tutte
le possibilità di procedere nel proprio perfezionamento professionale,
grazie a opportuni passaggi intermedi, fino all’università
e al dottorato.
Ai fini dello sviluppo di carriera e delle opportunità di
perfezionamento, l’Attestato Federale di Capacità che
si ottiene al termine dell’apprendistato si può equiparare
in tutto e per tutto a un diploma di scuola superiore. E non è
affatto raro trovare, nelle posizioni di punta delle principali
aziende svizzere, manager che hanno mosso i primi passi nel mondo
del lavoro proprio con un apprendistato (ha cominciato la propria
carriera come apprendista bancario l’attuale CEO di UBS, Sergio
Ermotti, passato anche a Citigroup, Merryll Lynch e Unicredit).
I dati confermano il successo di questo modello: il 65% (percentuale
in continuo aumento) dei giovani svizzeri sceglie, al termine della
scuola dell’obbligo, proprio questo tipo di formazione, anziché
la classica formazione puramente scolastica; l’offerta è
conseguentemente vastissima, dato che esistono apprendistati per
oltre 230 professioni; e per chiudere il cerchio, questo modello
consente all’economia e al mercato del lavoro svizzeri di
poter contare su una percentuale altissima di personale qualificato:
oltre il 90% dei giovani cittadini oggi possiede un diploma di livello
secondario (le media nei paesi OCSE è dell’80%) che,
nel caso dell’apprendistato, include anche l’esperienza
di lavoro.
Una
conquista importante per tutto il settore dei Contact Center
Chiarite
queste premesse, è possibile comprendere quale sia l’importanza
del lavoro svolto dall’Associazione professionale CallNet.ch
(swiss contact center association), che nel corso di questi ultimi
anni ha saputo conquistare nei confronti dell’economia nazionale
e delle istituzioni un ruolo sempre più importante, fino
a far sì che venisse riconosciuta dalle autorità politiche
e dal mercato l’esigenza di inserire la professione di Operatore
per la comunicazione con la clientela tra tutte quelle ufficialmente
riconosciute. E questo a fronte di un mercato, quello svizzero,
in cui i Contact Center occupano oggi oltre 25.000 persone, ossia
poco più dell’1% della popolazione attiva.
La responsabile della formazione di CallNet.ch, Angelika Mittermüller,
ha dedicato un impegno considerevole all’obiettivo di inserire
le professioni del Contact Center nel repertorio ufficiale, e allo
sviluppo dei rispettivi piani formativi, e già nel 2009 il
suo lavoro aveva permesso all’Associazione di ottenere, per
il percorso formativo di Contact Center Supervisor il titolo di
Attestato Professionale Federale, ossia di diploma terziario. Oggi,
i lavoratori del Contact Center che ottengono il diploma di Contact
Center Supervisor hanno accesso diretto alla formazione universitaria.
L’offerta formativa istituzionale per il settore si completa
con due percorsi formativi universitari (Cetrificate of advanced
studies – CAS): Customer Focus e Gestione della relazione
con la clientela.
Per il suo importantissimo lavoro, Angelika Mittermüller ha
ricevuto nel 2011 il Golden Headeset Award (il premio nazionale
per il settore) alla carriera.
Disponibile
anche in lingua italiana
Una
volta entrata a far parte del sistema nazionale, la formazione deve
poter essere erogata in tutte e tre le aree linguistiche della nazione.
Perciò, a partire dal 2012, la formazione professionale di
base (apprendistato) di Operatore per la comunicazione con la clientela
sarà disponibile anche nelle scuole e nelle aziende del Cantone
Ticino, dunque in lingua italiana.
Alcune aziende (banche, assicurazioni, telecomunicazione, servizi
e outsourcer) metteranno a disposizione dei giovani i posti di tirocinio
che potranno trasformarsi, al termine dei tre anni (una grande percentuale
dei contratti di tirocinio si trasforma in un impiego definitivo
al termine del periodo di formazione), in posti di lavoro come operatore
di Contact Center, per i quali, in Svizzera, il salario mensile
medio d’entrata supera i 3.000 Euro.
Durante i tre anni di formazione, oltre ad apprendere gradualmente
la pratica della gestione della relazione con la clientela in azienda,
i giovani frequenteranno regolarmente, in media per un giorno e
mezzo la settimana, la scuola di formazione professionale, nella
quale riceveranno lezioni teoriche per un totale di 1.260 ore sulle
seguenti materie specifiche alla professione:
· Organizzazione
del lavoro e della collaborazione
· Acquisizione di clienti
· Assistenza della clientela
· Fidelizzazione della clientela
· Riacquisizione di clienti
· Impiego di impianti per la comunicazione e di sistemi ausiliari
· Rispetto di disposizioni e prescrizioni
oltre ovviamente
alle classiche materie di Cultura generale, sport ed educazione
fisica.
Il Cantone Ticino ha già pubblicato il concorso per selezionare
gli insegnanti che garantiranno l’insegnamento, nelle scuole
pubbliche, delle materie che sono parte essenziale del nostro mondo
professionale.
Materie come l’”Acquisizione della clientela”
e la “Fidelizzazione della clientela”, per citarne due
a caso, assumono perciò da oggi il rango di “sapere
scientifico”, che viene tramandato a giovani professionisti
tramite un insegnamento ufficiale.
Niente male,
per una professione che vent’anni fa nemmeno esisteva…
FRANCESCO
PUGLIOLI
Tutti
i dettagli sul modello formativo e sulla formazione in particolare
sono reperibili sul sito ufficiale della Confederazione svizzera
al seguente
link
Per
l’apprendistato in particolare esiste un
sito internet, attualmente disponibile solo in lingua tedesca,
ma prossimamente anche in italiano
http://www.fachleute-kundendialog.ch/
Per
ulterori informazioni è possibile contattare il responsabile
di CallNet per la svizzera italiana: francesco.puglioli@callnet.ch
febbraio
2012
|