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Contratto
di apprendistato
L’articolo 16 della legge
196/1997 (Treu) ha esteso l’applicazione del Contratto di Apprendistato
a tutti i settori per giovani fino a 24 anni e in alcuni casi sino
a 29 anni.
Le aziende hanno l’obbligo di formare gli apprendisti per
almeno 120 ore all’anno.
Tuttavia la legge manca ancora di alcune norme di attuazione.
Ad esempio non sono chiarite le funzioni e le competenze del "Tutor"
e non è ancora completato il decreto sui contenuti della formazione.
Le Regioni dovrebbero concordare con i Sindacati i fabbisogni formativi
e certificare le strutture esterne incaricate della formazione.
Le Regioni più attive sembrano Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia,
Toscana, Lazio, Umbria e Friuli Venezia Giulia.
Si stima che attualmente i contratti di apprendistato in Italia
siano circa 400.000.
I vantaggi per le imprese: 5.000 lire di contributi alla
settimana e stipendio ridotto per un periodo da 2 anni a 5 anni.
Nel Sud l’assunzione definitiva dell’apprendista prevede sgravi
contributivi per tre anni; in Sardegna e in Sicilia questo periodo
si può protarre per altri 5 anni.
I settori che impiegano maggiormente il contratto di apprendistato
sono: metalmeccanico, tessile, turistico, artigianato, edilizia,
piccole imprese (Progetto Confapi "Arca di Noè").

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