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Lavoro
2001: nuove norme con relativi costi
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Quali sono i maggiori costi per gli outsourcer?
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i vostri pareri a info@club-cmmc.it
Legge
Lavoratori Atipici.
La fine di gennaio
2001 è decisiva per l'approvazione da parte della Camera del nuovo
testo. Dovrà poi ancora passare al Senato, ma, se non vi saranno
modifiche al testo, la legge potrebbe essere approvata prima della
chiusura dell'attuale legislatura.
Part-time.
Settimane decisive anche per il contratto a tempo determinato.
Per il part-time le parti sociali dovrebbero rivedere l'attuale
normativa per fare in modo che le rigidità rendano il contratto
di fatto poco utilizzabile. Questo è quanto sta accadendo sul fronte
legislativo.
Collaborazioni coordinate
e continuative
Intanto, a partire dall'inizio del 2001 è cambiato il regime
fiscale delle collaborazioni coordinate e continuative.
Ovvero i redditi relativi a tali rapporti non vengono più tassati
ai fini Irpef come redditi di lavoro autonomo, ma come redditi
assimilati a quelli di lavoro dipendente.
Pertanto non vi è più una ritenuta d'acconto fissa al 20%, ma
una imposta variabile in funzione degli scaglioni di reddito applicabili,
con attribuzione delle detrazioni Irpef per lavoro dipendente
e famigliari a carico.
La soglia di reddito critica per il collaboratore è posizionata
intorno ai 40 milioni di lire, oltre a tale valore si registra
un aggravio di imposta in termini di Irpef e contributi. Inoltre
i collaboratori potranno godere del trattamento fiscale agevolato
relativo a fringe benefits, come ad esempio la somministrazione
di pasti o ticket per un importo massimo di Lire 10.240 al giorno.
Per la aziende committenti (quindi per
i call center outsourcer) si sono aggiunti nuovi obblighi, che
appesantiscono la gestione amministrativa e fiscale dei compensi.
In poche parole si tratta di gestire le "buste
paga" e le "certificazioni dei redditi".
Prima di tutto, le aziende dovranno verificare a quale scaglione
Irpef si colloca il compenso lordo annuo, al fine di determinare
la ritenuta d'acconto lorda applicabile e dovranno ricercare la
detrazione spettante come si trattasse di lavoro dipendente.
Le aziende dovranno calcolare i compensi verificando a quale scaglione
fiscale appartengano, tutto ciò su base di norma mensile e effettuare
i conguagli di fine anno (o di fine mandato) sia per l'Irpef,
che per Irap e altre addizionali comunali. Inoltre dovranno rilasciare
il modello Cud, contenente le detrazioni per eventuale coniuge
o familiare a carico.
Resta ancora non chiara la normativa che riguarda i collaboratori
che svolgono prestazioni con varie aziende durante l'anno: a quale
azienda il collaboratore dovrà comunicare i redditi percepiti
durante l'anno al fin di determinare il nuovo imponibile?
Per le detrazioni Inps, restano a carico dell'azienda i 2/3, da
versare sul 10% o sul 13%, nel primo caso se il collaboratore
è già dotato di copertura previdenziale.
Per quanto riguarda l'Irap, i compensi non sono deducibili, così
come non sono deducibili la quota di 2/3 del contributo previdenziale
Inps del 10% o del 13%.
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